Dalle piazze al Congresso Costituente: Italia del Meridione diventa partito. L’invito del presidente di IdM, sen. Nicodemo Filippelli.

Una piazza piena, quella di Cosenza, che ha visto nuovamente protagonista Italia del Meridione, in una delle tante manifestazioni contro l’autonomia differenziata. Un incontro, riuscito ed egregiamente organizzato dal neo commissario cittadino Francesco Intrieri, che ha attestato così la presenza di IdM nella città Bruzia.

Da presidente del Movimento non posso che esprimere gratitudine verso chi si sta spendendo in prima persona con un’azione costante e determinata sui territori e in ogni regione, dove IdM è presente. IdM non ha vincoli centralisti e rivendica la libertà di Movimento autonomista che non si pone né a destra né a sinistra ma orgogliosamente meridionale guarda al Paese, come forza politica che ne determina la costituzione e sostiene ogni azione atta a trovare soluzioni alle questioni e ai problemi. Molte sono le battaglie che abbiamo inteso portare avanti, quella sull’autonomia differenziata è ciò che maggiormente ci definisce come realtà politica. Per alcuni può essere un’opportunità per noi non è altro che la legalizzazione delle ingiustizie. Noi siamo contro il DDL Calderoli perché è un progetto irresponsabile che non si può considerare di riforma bensì di sfascio costituzionale, perché favorisce le regioni economicamente forti a danno di quelle più deboli, contrappone quelle ricche a quelle povere, in particolar modo quelle del sud, sulle quali già il criterio della spesa storica ha inciso negativamente. È, senza dubbio, una fuga in avanti quella di Calderoli che non può non allarmare e preoccupare il Meridione d’Italia. Ciò che rivendichiamo è la libertà di contestare un disegno di legge che se dovesse andare in porto le regioni sud dovrebbero rinunciare definitivamente all’ammodernamento delle proprie infrastrutture, ai servizi sanitari, ad un’istruzione avanzata, ai giusti livelli di prestazione.  

Non siamo contro questo governo ma chiediamo di verificare la reale posizione in merito al percorso del disegno di legge in questione. Non siamo contro coloro che hanno votato a favore della proposta di Legge, perché le vedute e le considerazioni possono essere diverse ma noi siamo un Movimento meridionale autonomo e quindi abbiamo il dovere di difendere i territori dai quali abbiamo preso lo spunto per la costituzione della nostra formazione politica.

Il prossimo appuntamento è, a Rende, il 25 e 26 Marzo, quando in Assemblea Costituente ci struttureremo in Partito e in quei giorni definiremo il nostro programma politico che condivideremo con i tanti che intendono partecipare ad un momento così significativo e importante. Il 25 Marzo gli iscritti si aduneranno per l’elezione degli organi dirigenziali nazionali, per l’approvazione dello Statuto e per la presentazione della “Carta delle Idee”. Abbiamo chiuso il tesseramento con numeri importanti, il mio augurio, quindi, è in una massiccia presenza dei tanti che in Italia del Meridione hanno trovato casa, così da legittimare questo passaggio che segnerà l’avvio di un nuovo percorso.

Il 26 Marzo, invece, l’invito è rivolto ai rappresentanti istituzionali, alle parti politiche, alle sigle sindacali e alle associazioni, per condividere la fondazione del Partito. Tra gli stimati ospiti, e in tanti hanno confermato la loro presenza, avremo il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Nel salutarlo e ringraziarlo per la sua presenza, esprimeremo, in un confronto aperto e rispettoso delle parti, che la nostra posizione è in coerenza con il nostro credo e peso politico e con il nostro ruolo e la nostra funzione nei territori del sud, in nome di quel principio che ha da sempre mosso la nostra azione politica e cioè: per un ‘Meridione fuori Questione’.

Sen. Nicodemo Filippelli

Presidente Italia del Meridione

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