Questione salari

La questione dei salari bassi, annosa nel nostro Paese, denota un sistema produttivo non all’altezza della storia.
Il nostro Prodotto Interno Lordo, dalla crescita degli anni ‘60, è rimasto praticamente costante dagli anni ‘90 ad oggi, tranne per le recessioni del 2008-2009 e del 2020.
Una mancata crescita che è andata di pari passo con il livello degli stipendi: secondo i dati OCSE, mentre negli Usa i salari sono aumentati del 40%, in Francia e in Germania del 30%, in Italia sono diminuiti del 3%.
Sono sempre più gli esperti che riconducono  la questione salariale al livello qualitativo della nostra produzione, ossia la misura dell’efficienza del nostro sistema produttivo, in quanto più si produce a parità di fattori produttivi impiegati, come i macchinari e il lavoro, più si è efficienti e produttivi, potendo di conseguenza aumentare gli stipendi ai propri dipendenti.
Infatti, sempre secondo l’OCSE, dal punto di vista della produttività, in Italia, nel 2020 ogni ora lavorata ha prodotto circa 55 dollari di PIL, contro i 67 della Germania, i 68 della Francia e i 73 degli Stati Uniti.
Le cause di tutto ciò sono diverse, dall’inefficienza del settore pubblico alla scarsa meritocrazia, da una contrattazione aziendale poco sviluppata alla bassa istruzione e formazione sia degli imprenditori che dei dipendenti, cogliendo dunque poco le opportunità delle innovazioni e rimandando demagogicamente al tema delle tasse la causa di tutti i mali.
Dobbiamo ritornare ad essere grandi: il Made in Italy, a dispetto di chi vorrebbe cancellarlo e regionalizzare l’export, è da sempre un brand dalle potenzialità immense ma in un mercato globalizzato sempre più competitivo bisogna alzare l’asticella del know how e della capacità manageriale.
Ripartire, allora, da noi stessi e dalle nostre intelligenze, incentivando la formazione e la ricerca, ma garantendo salari adeguati anche introducendo un salario minimo, significa saper guardare al futuro e quindi tornare ad essere un grande Paese.

Orlandino greco
#italiadelmeridione

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