Le ultime direttive scellerate che, nel corso degli anni, la comunità europea ha messo in atto a sfavore del comparto agricolo e zootecnico, hanno reso il settore sempre più debole e poco competitivo a livello internazionale.
L’elemento più significativo, in questo senso, è che, a cascata, i governi nazionali e poi quelli regionali, eseguono, scelleratamente e senza nemmeno chedersi e farsi venire, il ben che minimo dubbio, se tutto quanto imposto, con regolamenti assurdi, va a favore o penalizza la nostra nazione ed il nostro comparto agro zootecnico.
Il tutto è veramente surreale: si preferisce dare soldi agli agricoltori se mettono la terra a riposo non coltivando, anziché coltivare e produrre cibo.
E tutto questo perché?
Per fare crescere le multinazionali che produrranno carne e latte sintetico per noi comuni mortali.
Noi amiamo il buon cibo e soprattutto quello di qualità prodotto dalle aziende agricole, è quello di origine animale prodotto dalle aziende zootecniche maniera naturale in Italia, e non quello prodotto in laboratorio, senza terra e con cellule staminali che si differenziano, da pseudo scienziati, in chissà quale parte del mondo, e per conto di chissà quale multinazionale.
Ieri, invece, gli agricoltori hanno preso coscienza, si sono svegliati e stanno manifestando contro il sistema nemico; pertanto, la politica sana deve sostenere queste lotte, in quanto i sindacati non manifestano più accanto ai lavoratori ma accanto alle multinazionali, rendendo sempre più sottopagato il lavoro degli operai e sempre più tassati i redditi delle imprese agricole.
Infatti, hanno aumentato i carburanti agricoli che erano acquistati con le agevolazioni per ridurre i costi di produzione, e di conseguenza, sono aumentate tutte la materia prime che vanno ad erodere lentamente ma inesorabilmente i redditi dei consumatori, con un aumento del tasso d’inflazione in maniera esponenziale.
Dare sostegno agli agricoltori, alla luce di tutto questo, è diventato un dovere morale e servirà a tutelare non solo la categoria ma anche noi consumatori.
Ieri, finalmente, in tutta Italia, sono iniziate manifestazioni ad oltranza di dissenso nei confronti del sistema politico sia nazionale che europeo.
In tutta Europa, da settimane, si sta protestando contro le politiche scellerate della comunità europea, vedasi le manifestazioni in Francia o la Germania che attualmente è messa in ginocchio, e non si trova più cibo negli scaffali dei supermercati; stessa cosa in Polonia, e via via tutte le nazioni aderenti a questo scellerato progetto di una Europa delle banche e non dei popoli.
La buona politica, non può confondersi con l’attuale sistema politico, pertanto se ci vogliamo distinguere, dobbiamo emergere con firme di dissenso e di distanza percepibile ai più, nei confronti delle attuali forme di governo.
La buona politica è e sarà sempre accanto al popolo… vincendo sempre.
Rosario Pasquale Abenante
Dipartimento Agricoltura e Zootecnia
Direttivo Regionale IDM