Bene la Meloni sul rigassificatore ma la vera priorità per la Calabria è sviluppare la ZES di Gioia Tauro

La presa di posizione della Presidente Meloni, durante il dibattito di fiducia sul nuovo Governo in Senato, rispetto alla centralità strategica che dovrà assumere il rigassificatore di Gioia Tauro è senza dubbio una ottima notizia per la Calabria e per il resto del Paese. Ma piu che il rigassificatore, che sarà ancora più importante per il resto dell’Italia, che si gioverà di questa infrastruttura, la vera e assoluta priorità per lo sviluppo della Calabria non può che essere il definitivo decollo della Zes di Gioia Tauro, con tutto quello che ne potrà conseguire in termini di attrazione di imprese e di investimenti nella nostra Regione. Oggi la vera sfida per la Calabria, ma per il sud in  generale, è far crescere il PIL, rafforzare il tessuto economico esistente e attrarre investimenti e aziende produttive dall’esterno. Quindi, bene il rigassificatore a Gioia Tauro, ma ancora più strategico per lo sviluppo di questo territorio è lo sviluppo della Zes. Ed è rispetto a questa questione e a come la deputazione calabrese tutta sarà in grado di sensibilizzare il nuovo Governo, che si misurera’ il grado di attenzione rispetto al Mezzogiorno del nuovo Esecutivo. Abbiamo letto, a questo proposito, una recente dichiarazione del senatore del Pd Nicola Irto che, auspicando una maggiore vocazione meridionalista del Partito Democratico rispetto ad anni di assoluto appiattimento a una sorta di pensiero unico nordista del suo Partito, sosteneva che la autonomia differenziata sarà una iattura per il sud. Ebbene, quale migliore occasione per il Senatore Irto, peraltro espressione del territorio reggino e quindi di Gioia Tauro, per dare battaglia e sollecitare il nuovo Governo, insieme a tutti i deputati e senatori calabresi, per assumere come assoluta priorità lo sviluppo della Zes di Gioia Tauro ?

La Calabria, come sappiamo, nei prossimi mesi sarà destinataria di ingenti fondi del PNRR, che rappresenteranno un’occasione non più ripetibile per cercare di temperare il divario con le altre realtà territoriali. Questi fondi sono destinati ad una pluralità di interventi, fra cui, per esempio la logistica. Il porto di Gioia Tauro rappresenta per la Calabria una grande occasione di sviluppo se sarà valorizzato appieno, superando la sua funzione attuale di semplice porto di transhipment e collegandolo alle infrastrutture viarie e ferroviarie, oggi particolarmente carenti in Calabria.

Tra i porti del mediterraneo, quello di Gioia Tauro è certamente il più importante per infrastruttura, posizione strategica, efficienza. Si tratta di un’opera importante in un Sud, caratterizzato da inefficienza, arretratezze e carenze.

Come ha anche auspicato la Corte dei Conti, per un rilancio del Porto è però necessario diversificare le attività portuali e affiancare alla spiccata vocazione di transhipment anche quella di hub portuale dotato di moderni servizi di logistica. Ciò permetterebbe di creare le condizioni per moltiplicare il traffico merci da e verso l’entroterra. E’ dunque augurabile che il suo sviluppo non sia limitato alle sole operazioni di transhipment che – benché negli ultimi anni siano aumentate notevolmente – non portano valore aggiunto alle attività economiche del territorio. E’ necessario, invece, creare le condizioni per attrarre nell’area portuale imprese industriali e logistiche con la valorizzazione del sistema retro portuale, anche grazie, appunto, all’istituzione della Zona economica speciale.

E’ quindi necessario un impegno straordinario della classe dirigente Meridionale e in particolare dei deputati calabresi per richiamare l’attenzione del Governo nazionale al fine di stimolarlo a superare le criticità esistenti e rendere pienamente efficace la ZES, che rappresenta il passaggio obbligato per il rilancio del Porto e dell’intera area, grazie agli incentivi per gli investimenti, grazie alle agevolazioni, alle esenzioni fiscali, alle deroghe e alla regolamentazione ordinaria dei contratti di lavoro, alla semplificazione amministrativa e all’introduzione di procedure snelle e celeri.

Come Italia del Meridione sosterremo con determinazione questa posizione perché siamo convinti che Il pieno e completo rilancio del Porto, che è l’Hub più grande del Mediterraneo nel transhipment di containers, potra’ veramente rappresentare un’occasione unica per la crescita economica, occupazionale e sociale di tutta la regione. 

Oggi le attuali ZES, istituite con leggi dello Stato, si trovano solo nella fase iniziale e dovranno essere ripensate in modo che possano raggiungere in tempi relativamente brevi gli obiettivi per cui sono state create e divenire in tempi rapidi strumenti attivi per attrarre finanziamenti dall’esterno, diventando un volano di sviluppo di area vasta. La Zes, rappresenta quindi, una politica istituzionale dedicata al Mezzogiorno che, come Italia del Meridione pensiamo andrà ulteriormente estesa e implementata,  perche comprende insediamenti imprenditoriali, incentivi e risorse finanziarie, tutte finalizzate, nel caso di Gioia Tauro, a far crescere l’infrastruttura marittima.

Il mancato sviluppo del retroporto non ha giovato al consolidamento della leadership del Porto di Gioia Tauro nel confronto con gli altri porti del Mediterraneo. E’  necessario, dunque, un’accelerazione degli investimenti in impianti e servizi insieme a un rafforzamento della capacità amministrativa.

Anche sulla programmazione e pianificazione si registrano limiti e ritardi. Il Piano Regolatore del porto di Gioia Tauro, per esempio, non è ancora stato approvato a causa della mancanza del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria e andrebbe superato, inoltre, a nostro giudizio, il commissariamento dell’Autorità portuale che è ormai attivo dal 2014. Su tutto questo e su altro misureremo, oltre che l’impegno del nuovo Governo, anche la sensibilità verso il territorio e la cosiddetta vocazione meridionalista della classe dirigente calabrese. 

EMILIO DE BARTOLO 

Segretario regionale Idm-Italia del Meridione

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