I 5 NO ALLA CITTÀ UNICA

C’E CHI DICE NO!

-Città unica? No, grazie-

Italia del Meridione vuol far sentire forte la sua voce attraverso 5 sintetici punti che vertono sulla questione della città unica fra Cosenza, Rende e Castrolibero.

IDM non dice no a prescindere ad una fusione tra i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero ma chiede con forza e decisione che essa avvenga attraverso un processo politico-culturale condiviso in simbiosi con la popolazione e ragionato in ogni suo dettaglio, perciò, con tempi e modalità che siano frutto di una visione illuminata e concreta della città del futuro.

1-E allora, NO ALLA FUSIONE PERCHÉ prima di ogni discussione sulla città unica, si dovrebbe tenere conto di uno cardini fondamentali della nostra Costituzione: la sovranità spetta al popolo che, in quanto tale, dovrà decidere del proprio futuro e non essere spettatore di decisioni calate dall’alto.

2-NO ALLA FUSIONE PERCHÉ prima di un’unione tra Comuni dovrebbe esserci un vero studio di fattibilità e non una semplice fotografia dei bilanci dei tre comuni interessati, con relative note a margine. La fusione è molto più che uno sguardo asettico ai tre territori, ma un’idea comune, un progetto il quale, per far in modo che possa essere utile alla comunità, debba avere scopi e obiettivi convergenti, basati sul progresso urbanistico e amministrativo.

3-NO ALLA FUSIONE PERCHÉ non esiste ad oggi uno Statuto che disciplini l’ipotetica nuova città unica. Non si può partire con un progetto così importante senza avere, al proprio interno, un organo fondamentale per la costruzione di un percorso in comune.

4-NO ALLA FUSIONE PERCHÉ è un atto anti-costituzionale che va a scontrarsi con l’articolo 133 della nostra Costituzione, il quale, prevede che una Regione può costituire nuovi Comuni attraverso il parere dei cittadini. In questo caso, però, non solo il referendum da obbligatorio è stato trasformato da alcuni consiglieri regionali in consultivo, ma addirittura il voto dei cittadini di un Comune con meno abitanti, come Castrolibero per esempio, conterrà meno rispetto al voto dei cittadini di Cosenza. Ogni Comune è giusto che possa decidere il suo futuro senza atti dittatoriali come quello che vorrebbero far passare in Regione.

5-NO ALLA FUSIONE PERCHÉ crediamo che per avere davvero una città unica nelle intenzioni, basterebbe semplicemente avere un’unione associata tra Comuni finalizzata ad una convergenza amministrativa in termini di servizi, in modo tale, che ogni città, possa adoperare in autonomia ma attraverso una linea ponderata e volano concreto per la crescita territoriale.

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